Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” – L’Aquila
Fondato nel 1988 – Art director Antonio Gasbarrini
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COMUNICATO STAMPA
Una lettera aperta sulla XX Edizione del Premio Internazionale Ignazio Silone
Preg. mi
Dr. Luciano D’Alfonso – Presidente Regione Abruzzo
Dr. Stefano Iulianella – Presidente Centro Studi Ignazio Silone
c/o Loro indirizzi ed email istituzionali
L’Aquila, 10 maggio 2016
LETTERA APERTA
In qualità di assiduo studioso del pensiero e dell’opera d’Ignazio Silone, mi permetto di scrivere questa lettera aperta per rimarcare il profondo disagio provato nell’imbattermi nei manifesti e nell’altra divulgazione massmediatica concernenti la recente tenuta del prestigioso “Premio Internazionale Ignazio Silone” (XX Edizione, Pescina, 29-30 aprile 2016).
Disagio iniziato sin dal giorno 27, allorché nei pressi di un centro commerciale aquilano, in un manifesto dalle gigantesche dimensioni di m. 3×6 ancorato su un prato, emergeva la nobile figura graficizzata d’Ignazio Silone. Fermata la macchina ed avvicinatomi per leggere il programma del Premio, non poca è stata la mia sorpresa allorché ho constatato che allo stesso non era stato dedicato nemmeno un rigo. Al suo posto, in bella evidenza, sulla sinistra campeggiava la seguente scritta con i nomi a scalare: “Interventi: Stefano Iulianella Sindaco di Pescina Presidente Centro Studi Ignazio Silone – Maurizio Di Nicola Consigliere Regione Abruzzo Presidente Commissione Bilancio – Conclude: Luciano D’Alfonso Presidente Regione Abruzzo”.
Al centro era riportata, inoltre, la citazione di una significativa frase dello scrittore abruzzese tratta dal suo Memoriale dal carcere svizzero redatto sul finire del 1942 mentre era recluso a Zurigo per aver svolto attività politica con il Centro Estero del Partito Socialista Italiano, nonostante ciò gli fosse vietato a causa del suo status di clandestino prima ed esule in terra svizzera, poi, sin dal novembre del 1929: “La più grande aspirazione dell’Uomo sulla terra dev’essere innanzitutto di diventare buono, onesto e sincero (dal Memoriale dal carcere svizzero)”. A finire, ed in basso: “Pescina 29-30 Aprile 2016 Sala Conferenze Teatro S. Francesco, Via del Carmine”.
Bene. Anzi, e purtroppo, no. Infatti, in quell’oceanico spazio tipografico di ben 18 mq. dove avrebbero potuto trovare il loro degno posto le informazioni sulle iniziative previste nelle due intense giornate (a cominciare dal Premio attribuito allo scrittore sloveno Drago Jančar), alla resa dei conti s’era scelto (da chi, e perché?) di centrare il messaggio esclusivamente sui nomi dei tre esponenti istituzionali partecipanti. Una modalità, questa, più che inusuale nella comunicazione massmediatica legata ad eventi di carattere squisitamente culturale e più consona, invece, a messaggi subliminali d’impronta propagantistica.
Ma, non è finita qui. Il mio sconcerto e il mio stupore dovevano aumentare nei giorni successivi. Infatti su una testata giornalistica che ha un’ampia diffusione in Abruzzo, nei giorni 28 e 29 l’importante evento era “reclamizzato” a tutta pagina con le stesse modalità grafiche e testuali, mentre il giorno 30 veniva pervicacemente ripubblicato (questa volta a mezza pagina). Inutile il mio sforzo di trovare, almeno nelle altre pagine del quotidiano, qualche notizia sull’agognato programma (a meno che non mi sia sfuggita, ma ciò nulla toglie o aggiunge a quanto sino a qui rilevato).
Non sto a ripetermi su analoghe impostazioni grafiche riportate su una sorta di depliant digitale visibile nel sito ufficiale del Centro Studi Ignazio Silone. Questa volta esaustivo ed analitico sì, per quanto concerneva le varie iniziative culturali intessute con il Premio, ma con la riproposizione sostanziale dell’evidenziato peccato mortale. Infatti ho potuto riscontrare, ancora con disappunto, la contemporanea presenza della riproduzione grafico-testuale dell’evento “senza informazione” così come ho sintetizzato più sopra (posta in alto a mo’ d’ouverture) e, una sua replica gemella, ma questa volta incorporando correttamente anche “l’informazione sul programma”, accentuando così ulteriormente la discrasia rilevata (essendo stata posta in basso).
Perciò, mi auguro caldamente che nel prossimo XXI Premio Silone, le “distorte modalità” (a mio parere, ovviamente, ma anche dell’opinione pubblica più avvertita) della comunicazione massmediatica adottata per l’occasione, non si ripetano.
Se non altro per il profondo rispetto non solo etico, ma memoriale, dovuto ad uno dei massimi pensatori e scrittori europei del Novecento che non ammette simili “eufemistiche sviste”, anche se effettuate in buona fede: l’amato Ignazio Silone, appunto (più che stimato anche da parte Vostra; ho avuto modo lo scorso dicembre di condividere personalmente la comune e motivata ammirazione per lo scrittore abruzzese con il dr. Iulianella nel corso d’un incontro culturale).
Il costante impegno di carattere finanziario sostenuto dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Pescina (da noi abruzzesi tutti, cioè) sin dalla nascita del Premio Internazionale, dall’avvio del Centro Studi e dall’apertura del Museo siloniani, non va minimamente sottaciuto. Le aggiustabili cose che non sono state fatte a regola d’arte, nemmeno.
Ciò al fine di continuare ad onorare al meglio colui che nel suo testamento olografo steso otto anni prima della dolorosa scomparsa, datato Roma 9 giugno ‘70, ha rivolto il suo affettuoso pensiero a “Fontamara ed ai giovani fontamaresi” disponendo: «[…] E’ mia precisa intenzione che, allo spirare del diritto all’usufrutto da parte di mia moglie, l’amministrazione dei miei diritti d’autore sia devoluta interamente alla Società Italiana degli Autori e Editori e i proventi di essi al Comune di Pescina. Al Consiglio Comunale di Pescina chiedo che essi vengano impiegati per fini culturali (incremento della biblioteca comunale, premi per studenti meritevoli delle scuole locali e simili). […]».
Prima di scrivere questa mia spiacevole lettera aperta, ho voluto far trascorrere alcuni giorni, per smaltire un po’ dell’indignazione accumulata e, sopratutto, per non turbare minimamente l’eco del bel clima culturale respirato da tutti i partecipanti nelle due festose giornate siloniane.
Tutto qui.
Cordiali saluti,
Dr. Antonio Gasbarrini
P. S. La presente lettera aperta è stata inviata in forma cartacea e per email. E’ stata contestualmente inoltrata per conoscenza a vari massmedia – come comunicato stampa – insieme all’ immagine del manifesto chiamato in causa, dal Centro Docunentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” – L’Aquila (www.angelus-novus.it) di cui sono Art Director.