Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” – L’Aquila
Fondato nel 1988 – Art director Antonio Gasbarrini
www.angelus-novus.it – info@angelus-novus.it
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COMUNICATO STAMPA
Per la riapertura a Palazzo Ardinghelli della Sezione d’Arte Moderna e Contemporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila
Il Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” (Associazione culturale) presente nella città dell’Aquila dal 1988 con la sua intensa attività espositiva tenuta nel proprio spazio nel centro storico e in altre prestigiose sedi museali italiane e straniere (Argentina, Finlandia, Francia, Romania, Iraq, ecc,), ha aderito all’Appello inviato qualche giorno fa al Ministro Bonisoli per la riapertura della Sezione d’Arte Moderna e Contemporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo, al Palazzo Ardinghelli. Ciò in quanto la sua precedente collocazione nella sede storica del Museo al Castello cinquecentesco dagli anni Cinquanta del secolo scorso e fino al sisma del 2009, ma che rimarrà inagibile ancora per qualche anno, non ha più consentito l’esposizione al pubblico delle sue oltre 300 opere di pittura e scultura, nella loro quasi totalità relegate in vari depositi, e perciò inaccessibili ai potenziali fruitori. Si tratta di opere firmate anche da altisonanti nomi di artisti che hanno “scritto” molte pagine significative della Storia dell’Arte italiana nella seconda metà del Novecento, quali Guttuso, Capogrossi, Brindisi, Greco, Pietro Cascella, Mafai, Maccari, Borra, Cantatore, Menzio, Paolucci, Omiccioli, Saetti, oltre a tanti altri bei nomi di affermati artisti italiani ed abruzzesi.
Tale riapertura al Palazzo Ardinghelli, di proprietà del MiBAC, ma dato dal precedente Governo in concessione gratuita alla Fondazione MAXXI che a Roma gestisce il “Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo” per la realizzazione non già di una sede distaccata dello stesso museo, bensì per quella di un “Centro di arti e creatività contemporanea”. Garantendo inoltre, con appositi stanziamenti già effettuati a livello normativo, congrue risorse finanziarie fino al 2024, attestate in 3 milioni di euro per gli anni 2017-2018, 2 milioni per quello in corso e 1 milione di euro per ognuno degli anni a seguire.
Qualora l’Appello venisse accolto totalmente o parzialmente dal Ministro Bonisoli, a seguito della sospensione e poi della revoca della predetta concessione a tutto vantaggio della caldeggiata ipotesi della riappropriazione della piena disponibilità di Palazzo Ardinghelli da parte del MiBAC e del suo organo periferico che è il Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA), il previsto Centro del MAXXI potrebbe trovare altra idonea sede nel Centro storico dell’Aquila o nell’immediata periferia, per la sua preannunciata attività da svolgere nel capoluogo abruzzese.
L’auspicio che la Sezione d’Arte Moderna e contemporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo riveda la sua originaria luce, presupporrà un fitto dialogo giornaliero delle oltre 300 opere con una serie di iniziative espositive e culturali interdisciplinari, avvalendosi anche della consulenza e collaborazione di altri Musei italiani (in primis il MAXXI) e straniere, nonché delle risorse locali e regionali coinvolte a vario titolo nell’ampio e variegato bacino dell’arte. contemporanea.
In tale contesto e al fine di storicizzare al meglio ciò che è avvenuto in città dall’immediato dopoguerra sino ai giorni nostri per quanto concerne le arti visive, insieme all’Appello, è stato inviato al Ministro Bonisoli una prima ipotesi di “Programma di iniziative” (che sono ovviamente “a latere” di quelle che saranno messe su dal MuNDA), Programma redatto dall’Art Director dell’Angelus, Antonio Gasbarrini, d’intesa con gli altri operatori museali cittadini aderenti all’Appello e che qui si ripropone.
Date queste premesse, non può non sorprendere il Comunicato della sezione aquilana di Italia Nostra dal titolo “Ancora sulla questione della sede distaccata del MAXXI a L’Aquila”. Ciò, sia per il violento attacco personale al prof. Alessandro Monti reo di aver prospettato l’affidamento di Palazzo Ardinghelli al Polo Museale e di aver pertanto indirettamente sostenuto attivamente il nostro consolidato progetto culturale incardinato su iniziative finalizzate all’esclusivo interesse della città, sia per il tono particolarmente aggressivo. Tono non usuale con cui la stessa Sezione di Italia Nostra si è spesa su varie problematiche.
In merito sembra utile precisare che il Prof. Monti, nato a Roma ma di origini abruzzesi, è studioso di politiche culturali e gestioni museali ed è, tra l’altro, autore di un saggio sul MAXXI che ha offerto indicazioni propositive per migliorarne le performance e superare la crisi da commissariamento per squilibri di bilancio (Il MAXXI ai raggi X. Indagine sulla gestione privata di un museo pubblico, Johan & Levi, Milano). La veste di osservatore attento del corretto funzionamento delle istituzioni culturali e del rispetto dell’interesse pubblico spiega come il prof. Monti, lo scorso settembre, con un intervento sul Corriere della Sera e poi con successivi articoli su varie testate nazionali, abbia segnalato le incongruenze di una operazione politica verticistica che – priva di analisi costi benefici culturali e sociali, ignorando le prioritarie esigenze logistiche ed espositive degli organi periferici MiBAC – ha disposto la concessione gratuita di Palazzo Ardinghelli alla Fondazione MAXXI per aprire un “Centro per la creatività e l’arte contemporanea”, senza coinvolgere direttamente né Soprintendenza e Polo Museale, né la popolazione, né tanto meno gli addetti ai lavori presenti nel territorio, con il rischio di penalizzare la tradizione artistica aquilana e le capacità professionali, organizzativo-creative della città, in una sorta di “neocolonialismo culturale”. La costruzione partecipata della cittadinanza di un museo gestito dal Polo Museale per esporre le collezioni permanenti di arte moderna e contemporanea del MuNDA da troppo tempo inaccessibili, è stata così prospettata da Monti come la soluzione alternativa più ragionevole per Palazzo Ardinghelli, la cui praticabilità andava contestualmente esplorata con il contributo di tutte le istituzioni culturali aquilane.
L’approfondimento di tali segnalazioni e indicazioni propositive e di quelle emerse nel successivo dibattito poi ospitato su quotidiani locali e social (si veda il nostro Media Dossier) hanno animato l’iniziativa per la raccolta di adesioni alla richiesta di un intervento ministeriale risolutivo.
Al riguardo merita rilevare come l’Appello al Ministro, diramato alla stampa dall’Angelus Novus, abbia ottenuto l’adesione di intellettuali, artisti, operatori culturali dell’Aquila, nonché il sostegno di critici e storici dell’arte, curatori e direttori museali, archeologi, accademici e docenti di varie discipline, esponenti della società civile e del volontariato…. di altre città italiane che vanno tutti sentitamente ringraziati per la generosa condivisione.
In attesa di conoscere le determinazioni che il Ministro Bonisoli vorrà prendere sulle richieste contenute nell’Appello, con il sotteso augurio che le stesse siano in tutto o in sola parte accolte, il Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea dell’Angelus Novus continuerà a battersi affinché, nella città medioevale proiettata nel futuro d’una modernità non effimera o di sola facciata, il disinteressato “Bene comune” continui a prevalere su quello di parte, o peggio ancora, di questo o quel partito (sia esso al governo o all’opposizione).
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Allegato all’Appello al Ministro per i beni e le attività culturali Alberto Bonisoli per Palazzo Ardinghelli a L’Aquila
PRIMO PROGRAMMA DI INIZIATIVE DA SVOLGERE, D’INTESA CON ILPOLO MUSEALE DELL’ABRUZZO, A PALAZZO ARDINGHELLI QUALE SEDE DISTACCATA DEL MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO
(a cura di Antonio Gasbarrini)
Il recente dibattito mediatico su una destinazione di Palazzo Ardinghelli più ragionevole rispetto alla prevista concessione in uso alla Fondazione MAXXI, ha evidenziato ancora una volta come la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e delle risorse creative e professionali presenti nel territorio, con le loro molteplici interconnessioni nazionali e internazionali, possa svolgere un ruolo cruciale nella rigenerazione urbana del centro storico dell’Aquila consentendo che la progressiva ricostruzione fisica possa accompagnarsi a quella del tessuto sociale. Ove Palazzo Ardinghelli venisse affidato al Polo Museale dell’Abruzzo per riallestirvi la sezione di arte moderna e contemporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA) si prospetta un primo programma di iniziative denominato :“Arte contemporanea museale a L’Aquila” con intenti ricognitivi / espositivi per sostenerne l’attività museale a valere sin dalla sua apertura al pubblico da attuare con modalità e tempi da definire con il Polo e la Soprintendenza unica. L’obbiettivo è quello di assicurare un continuo colloquio tra le più avvedute ricerche italiane e internazionali nell’ambito dell’Arte Contemporanea, senza trascurare la storicizzazione di quegli artisti e quegli eventi che hanno consentito sin dall’immediato dopoguerra una indiscutibile crescita civile-culturale nel comparto sfociata negli anni Cinquanta/Sessanta del secolo scorso nella nascita dell’Istituto d’Arte e poi dell’Accademia di Belle Arti. Alle quali vanno aggiunte, sempre in ambito visivo, l’esperienza dell’Istituto Cinematografico “La Lanterna Magica” prima, e dell’Accademia Internazionale delle Scienze per l’Arte dell’Immagine (1992-2010), poi, oltre all’esperienza neo-avanguardista ed intramediale “Poetronics” (Poesia, musica elettronica e performance) praticata nelle sue 17 edizioni; nonché la più che trentennale attività espositiva ed editoriale del “Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea” e del Centro Documentazione Artepoesia contemporanea “Angelus Novus”, cui si è affiancata la nascita post-sismica del “Museo dei bambini L’Aquila”, orientato a una azione pedagogica e laboratoriale anch’essa incentrata sull’arte contemporanea.
La raccolta, lo studio e l’esposizione del materiale prodotto nell’ambito di queste esperienze potrà contribuire alla conoscenza e valorizzazione delle collezioni della Sezione d’Arte Moderna e Contemporanea del Museo Nazionale d’Abruzzo (MuNDA). Sezione prestigiosa, dispersa subito dopo il sisma di dieci anni fa in vari depositi inaccessibili al pubblico e da incrementare in progress con nuove acquisizioni e donazioni. La sua ricollocazione negli ampi spazi (1700 mq) del settecentesco Palazzo Ardinghelli, rilancerebbe la presenza istituzionale in uno dei settori trainanti del “turismo esigente”, con prevedibili ricadute economiche occupazionali. Contenuti, articolazione, fattibilità, anche in termini finanziari (contributo Fondazione Carispaq, sponsorizzazioni, fundraising, crowfunding… ), del programma “Arte contemporanea museale a L’Aquila” saranno discussi e verificati con il Polo Museale e il MuNDA.
ARTE CONTEMPORANEA MUSEALE A L’AQUILA
PROGRAMMA RICOGNITIVO/ESPOSITIVO
Il Gruppo Artisti Aquilani e la Ri/nascita civile e culturale della città nell’immediato dopoguerra
Tavola Rotonda e Mostra degli artisti aderenti al Gruppo
Il mezzo secolo di vita dell’Istituto Statale d’Arte (ora Liceo Artistico Statale “Fulvio Muzi”) e dell’Accademia di Belle Arti
Tavola Rotonda e Mostra degli artisti-docenti più rappresentativi
Per una ricognizione delle Collezioni d’Arte contemporanea nella città dell’Aquila: Accademia di Belle Arti / Liceo Artistico Statale / Giunta regionale della Regione Abruzzo / Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea / Museo dei Bambini – L’Aquila / Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus”
Tavola Rotonda e Mostra delle opere più significative
L’Avanguardia a L’Aquila: dalle Alternative Attuali degli Anni Sessanta, all’Arte Povera e performativa di quelli Ottanta ed alle neo-avanguardie degli Anni Novanta e oltre
Seminario di studi e Mostra documenti d’archivio
L’indifferibile musealizzazione dei Simulacri moderni d’arte Sacra progettati e realizzati da Remo Brindisi negli Anni cinquanta con il concorso di altri artisti e artigiani
Seminario di studi ed esposizione Simulacri
Dal cinema d’essai de “La Lanterna Magica”all’evoluzione del gusto con le edizioni de “La città in cinema”
Tavola Rotonda, Mostra dei documenti d’archivio, proiezione filmati
Poetronics: ovvero le nuove frontiere creativo-espressive neo-avanguardiste nei sincronici incroci elettronici tra poesia, musica e performance
Tavola Rotonda, Mostra dei documenti d’archivio, proiezione video d’artista