Centro Documentazione Artepoesia Contemporanea “Angelus Novus” – L’Aquila
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COMUNICATO STAMPA
S. O. S. per l’Accademia Internazionale dell’Immagine: una lettera aperta ai rappresentanti dei soci fondatori (Regione Abruzzo, Provincia e Comune dell’Aquila)
L’Aquila, 26 agosto 2013
LETTERA APERTA
Al Presidente della Regione Abruzzo
Al Sindaco dell’Aquila
Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale dell’Aquila.
Gentili Signor Presidente della Regione Abruzzo, Signor Sindaco dell’Aquila, Signor Presidente della Provincia dell’Aquila,
come cittadini aquilani seguiamo da tempo con apprensione le voci che si rincorrono sull’Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine, istituzione culturale conosciuta e rispettata in tutto il mondo cinematografico ma da tempo oggetto di dubbi di vario genere o di ingenerose accuse.
Com’è noto, all’indomani del 6 aprile 2009, eminenti personalità del cinema e della cultura (Ennio Morricone, Bernardo Bertolucci, Liliana Cavani, Roberto Benigni, Vincenzo Cerami ecc.) vollero manifestare il loro apprezzamento per l’alta qualità culturale delle attività che l’Accademia svolgeva fin dal 1992, costituendo un comitato denominato «Adottiamo l’Accademia dell’Immagine». Invece, spinti da ragioni incomprensibili, Regione Comune e Provincia, Soci cofondatori dell’ Accademia, con una delibera che nomina come liquidatore l’avvocato Luca Bruno, ammazzano l’Accademia prendendo a pretesto la sua situazione debitoria, causata essenzialmente dal mancato rispetto degli impegni finanziari assunti dagli stessi Enti, e non dissimile dalle condizioni finanziarie di quasi tutti gli enti culturali italiani.
Il mondo del cinema, da Tornatore a Morricone e a tantissimi altri, è stupefatto nell’apprendere che in Abruzzo, gli enti cofondatori dell’Accademia l’hanno messa in liquidazione come una qualsiasi cooperativa o società a respon-sabilità limitata! Ci si vuole così allineare a quella parte del mondo politico e culturale caratterizzata da mediocrità, superficialità, pressappochismo e «affari»?
Ciò ci stupisce e ci allarma, gentili Signori, perché questa letale decisione sembra dettata da una visione esclusivamente ragionieristica e non dall’ esame della situazione generale di un’istituzione che onora il nome della nostra Città ben oltre i confini cittadini e regionali. E ci pare sospetta la decisione di sostituirla con una copia barat-tata come originale o degna dell’originale.
Avremmo sperato che gli Enti locali avessero tentato l’impossibile pur di non privare la Città, già tanto martoriata, di un suo pilastro culturale; che avessero fatto come il Sindaco di Firenze, il quale è riuscito a salvare il Maggio Musicale Fiorentino, anziché metterlo in liquidazione a causa della sua situazione debitoria.
E sarebbe stato facile perché, all’inizio del 2013, il CIPE ha stanziato la bella somma di 6 milioni di Euro, più un milione di Euro, destinandoli espressamente alla ricostruzione della sede dell’Accademia dell’Immagine e del Cinema Massimo, di proprietà del Comune dell’Aquila ma gestito egregiamente dall’Accademia fino al sisma del 6 aprile.
Non va dimenticato che la sede dell’Accademia, acquistata nel 2000, ha un enorme valore economico, incrementatosi a seguito del terremoto. O proprio per questo è ormai «oggetto di appetiti» poco nobili, contrabbandati come ragioni culturali?
Pertanto, sentiamo come un nostro dovere civico la richiesta di soprassedere alla decisione di cancellare l’Accademia dell’Immagine dalla storia culturale della nostra Città e di avviare, al contrario, con i suoi dirigenti un serio programma di risanamento economico e di rilancio operativo.
Fiorella Carloni, Lea Contestabile, Antonio Gasbarrini, Anna Maria Giancarli, Sabatino Servilio, Walter Tortoreto.